E’ significativo aprire questo capitolo con quanto già diceva il padre della moderna medicina Ippocrate:

Lascia che il cibo sia la tua medicina”.

Già da questa breve frase si deve capire l’importanza di quello che introduciamo in noi e come lo introduciamo. Purtroppo l’uomo non ha buona memoria e oggi la dieta riveste un ruolo marginale in terapia e come cura, per lasciar posto a utilizzi prettamente estetici.

Il continuo rigenerarsi del nostro organismo è consentito dalle sostanze che ingeriamo nutrendoci.

Dal cibo ricaviamo l’energia necessaria per il funzionamento delle nostre cellule.

Da tali processi generiamo anche dei rifiuti, che necessariamente dovranno essere smaltiti o riciclati dall’organismo. E’ necessario bilanciare l’apporto degli elementi introdotti con l’alimentazione e la loro qualità per evitare che gli scarti prodotti vadano a discapito del funzionamento dell’organismo, danneggiandolo.

Sono da citare gli studi di Edward Bach e Paul Carton per l’individuazione dell’importanza dell’intestino nella buona e cattiva salute dell’individuo.

Negli anni sono state elaborate diverse teorie alimentari e ancora tutt’oggi sono consigliati diversi schemi alimentari che tendono a raggiungere risultati che non sempre corrispondono al benessere e alla salute dell’individuo.

I dottori Kousmine con Burger e Fradin, individuarono nel tipo di alimentazione moderna il vero pericolo per la salute umana. Poiché questa non è più come quella di migliaia di anni fa.

Il depauperamento dei terreni e l’inizio delle coltivazioni industrializzate, hanno fatto sì che  apparissero più frequentemente malattie sconosciute nei tempi passati.

Dello stesso parere era il dottor J. Seignalet che con la sola alimentazione ancestrale, ha curato diverse patologie anche degenerative ottenendo un’alta percentuale di successi e tutti  ampiamente documentati.

Dal suo intuito possiamo dire che grazie alla correzione degli errori

nutrizionali ed al cambio del tipo di alimentazione, si possono ottenere rapidi risultati. Dall’eliminazione di patologie, alla risoluzione di semplici disturbi che rendono sgradevole la       vita quotidiana.

Il consiglio nutrizionale deve considerare il terreno costituzionale dell’individuo, l’equilibrio     acido-basico, le caratteristiche ambientali e il risultato da ottenere.

Il metodo nutrizionale corretto non esiste.

Gli errori nutrizionali possono essere portati da eccessi o da carenze. Obbiettivo     della Naturopatia non è la cura della persona, ma il trattamento del terreno dell’individuo.

Ad esempio una alimentazione sbagliata, correlata ad uno stato di stress eccessivo determinerà disturbi di terreno quali disbiosi, acidosi, problematiche relative alla detossificazione epatica e distonia neurovegetativa.

Quindi per la detossificazione epatica si dovrà considerare sia l’eccesso di cibo introdotto che le carenze di minerali.

Mentre per la distonia neurovegetativa si dovranno fare le valutazioni inerenti all’asse dello stress.

L’alimentazione quindi deve essere impostata in base alla costituzione dell’individuo. L’analisi del terreno costituzionale serve per capire se dobbiamo fronteggiare un sovraccarico o una carenza.