Inizio terza parte

 

Gli Oli Essenziali (O.E.) che si possono utilizzare in persone soggette alla sindrome di

adattamento (cioè lo stress) con disturbi connessi potrebbero essere la Lavandula

Angustifolia, dove i costituenti principali sono gli esteri 45-52%,

monoterpenoli 45%, sesquiterpeni 3-5%, monoterpeni 5%; Pelargonium

Asperum, dove i componenti principali sono i monoterpenoli 65%, gli esteri

sono al 20-33%, aldeidi 9%; Picea Mariana come stimolante surrenalico ha

come percentuale di componenti i monoterpeni al 50-55%, gli esteri 30-

37%, i monoterpenoli 2,5%.

 

Anche gli oli essenziali che si possono utilizzare per via esterna,

attraverso il massaggio devono essere miscelati a oli vettori, per evitare

irritazioni della cute. Gli oli vettore possono essere olio vegetale di girasole,

olio vegetale di noce, olio vegetale di nocciola, oppure altri oli vegetali o

sostanze grasse. Per quanto riguarda il bagno, l’O.E. deve essere diluito in un

cucchiaio di latte, poiché le molecole dell’olio non si sciolgono nell’acqua.

Mentre per l’assunzione orale di quegli O.E. per i quali l’utilizzo è consentito,

seppur con la massima cautela, le poche gocce dovranno essere diluite in un

cucchiaino di miele o altra sostanza grassa analoga, ad esempio latte o olio.

Questi accorgimenti servono per evitare intossicazioni epatiche o lesioni

dermocaustiche.

 

Il massaggio con gli O.E. è un metodo per usufruire degli effetti benefici e

trasferire le informazioni energetiche che la pianta aromatica ha ricevuto

dall’ambiente e che ora ci dona. Con la frizione abbiamo la possibilità di far

penetrare le informazioni trasmesse dalle molecole aromatiche poiché la

pelle si presta perfettamente a tale scopo. Durante il massaggio la persona

riceve il messaggio più rapidamente attraverso l’inalazione, rispetto al

sangue che lo deve assorbire attraverso i pori della pelle. Con il massaggio si

ottiene il massimo dell’energizzazione in funzione dell’impregnazione di una

vasta superficie della pelle. Tutti i trattamenti con O.E. costituiscono un

apporto di energia per l’organismo che lo riceve. Possiamo usufruire delle

proprietà benefiche degli O.E. anche attraverso la loro diffusione negli

ambienti in cui viviamo. Attraverso l’utilizzo di diffusori o con l’aggiunta di

qualche goccia nell’umidificatore dei termosifoni. Questo impiego riesce a

mimare l’atmosfera di una benefica passeggiata nel bosco, in montagna o in

altro ambiente naturale.

 

Gli O.E. oltre agli scopi prettamente medicali sono impiegati in svariati

impieghi nella vita quotidiana. Dalla produzione di profumi e cosmetici, a

quella della produzione di prodotti per l’igiene, fino ad arrivare all’utilizzo

alimentare per aromatizzare i cibi. Da questo ne deriva che un uso

inconsapevole e scriteriato di questi, possono provocare intolleranze e vere

e proprie intossicazioni a carico del fegato.

Confermata da una moltitudine di casi indiscutibili, la straordinaria

efficacia dell’aromaterapia avrebbe dovuto aprirgli tutte le porte della

riconoscenza ufficiale” (D.Penoel), ma questa tarda ad arrivare … se non

altro in Italia.

 

Gli O.E. rappresentano un’arma potente contro tutti gli agenti patogeni

(funghi e verruche) e in molti casi la loro azione supera gli effetti delle

medicine chimiche. Oltre a questo campo d’azione sono ugualmente attivi

contro disturbi nervosi, disequilibri endocrini, patologie digestive,

problematiche circolatorie.

La funzione svolta dagli oli essenziali avviene attraverso un’azione di

tossicità svolta dalle molecole aromatiche sugli organismi patogeni, oppure

su una funzione fisiologica particolare o sul metabolismo. Oppure attraverso

l’attività bioelettrica che le piante aromatiche ricevono dall’ambiente

In riferimento ai disturbi provocati dalla sindrome di adattamento va

precisato che a livello dei recettori nervosi sono molte le componenti

aromatiche che pare provochino un’attività. Gli studiosi Lapraz e

Duraffourd descrivono le seguenti azioni sul sistema nervoso:

simpaticomimetiche: basilico, limone, pino, santoreggia, salvia;

simpaticolitica: angelica, lavanda, ylang ylang;

parasimapticomimetica: eugenia caryophyllus, origano, rosmarino, verveine;

parasimpaticolitica: malaleuca, cipresso, artemisia, issopo, timo.

 

Campo d’azione

Antibatterico: le azioni svolte dalle molecole più attive in campo

antibatterico sono: carvacrolo, timolo, eugenolo appartengono alla famiglia

dei fenoli, altre famiglie meno attive sono i monoterpenoli e le aldeidi.

Antimicotica: in questo genere di lotta è impiegata la famiglia dei

monoterpenoli e dei sesquiterpenoli.

Antivirale: offrono una valida risposta anche dove la medicina classica non

ha avuto risposte efficaci, le famiglie dei monoterpenoli, chetoni e aldeidi.

Antisettica: le molecole aromatiche distruggono i germi infettivi e

impediscono la loro proliferazione. Sono utili le famiglie delle aldeidi,

monoterpeni e i fenoli che possono essere usati tramite diffusori.

Proprietà insetticide: i più popolari sono l’Eucalyptus citriodora

citronellalifera e il Cymbopongon nardus.

Proprietà antinfiammatoria e antistaminica: le molecole aromatiche sono in

grado di agire sull’infiammazione sia per via esterna che interna tramite le

Aldeidi. I Sesquiterpeni sono impiegati contro le forme allergiche

(asmatiche in particolare).

 

Il protocollo aromaterapico che prevede Pierre Franchomme per lo stress è

il seguente:

per contrastare l’effeto ansiolitico e favorire la calma l’assunzione per via

orale di 3 compresse con OE di Citrus reticulata Blanco var. “zestes de

mandarine”; 25 mg, Citrus reticolata Blanco var. “petit grain mandarine”; 25

mg, Lippia Citriodora 25 mg . Durata 30 giorni e poi a ripetere;

per favorire l’effetto calmante, assunzione per via orale di 1 ml al dì per 30

giorni di OE di Citrus Limon “zestes de citron” 3 gr, diluito con 30 gr olio

vettore di Rosa.

 

Purtroppo questa soluzione in Italia è poco attuabile in quanto non è

abitudine delle farmacie di preparare prodotti con gli O.E., o almeno se ci

sono, sono veramente rare. Cosa molto popolare oltralpe

Certo è che usando gli O.E. “cum grano salis”, il Medico ha a disposizione

un altro strumento potente da impiegare nella soluzione diversi disturbi.

Ciononostante viste le complicazioni che si possono derivare dall’utilizzo, è da privilegiare

l’assunzione per via esterna e sempre con molta attenzione.

 

2 Responses

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      Moreno

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